Com’è fatta la madre terra
Lo spaventoso terremoto (8,9 punti magnitudo della scala Mercalli, il più violento registrato dai sismografi in Giappone) ci induce a riflettere per capire e confrontarci. Si sa che ogni anno la terra trema sul nostro pianeta circa 600.000 volte, che il nostro è un pianeta vivo, con una dinamica geologica in evoluzione.
La terra è di fatto un pianeta prevalentemente liquido e incandescente. Ha un Nucleo, che è la parte più interna, con un raggio di circa 3.450 km, costituito da leghe di ferro allo stato liquido o semiliquido a 3.000- 6.000 °C.
Il secondo strato sarebbe rappresentato dal Mantello, con un raggio di circa 2.900 km probabilmente composto da silicati ricchi di ferro e magnesio.
Il terzo strato sarebbe formato dalla Crosta terrestre che ha uno spessore compreso fra i 35 e i 50 km (da 5 a 8 km per la crosta oceanica). L’insieme della crosta terrestre e dello strato più rigido del Mantello viene chiamata Litosfera, il resto del Mantello viene definito Astenosfera. La Litosfera secondo la teoria della tettonica a zolle è suddivisa in 6 zolle più grandi e da circa una decina di zolle più piccole che si muovono ad una velocità media di circa 1-10 cm l’anno. Assomiglia ad una palla piena d’acqua. la potete rappresentare insieme ai vostri figli con un piccolo gioco visivo: una scodella rotonda e dei pezzetti di polistirolo che galleggiano.
Che cos’è un terremoto
I terremoti sono definiti come movimenti rapidi della crosta terrestre dovuti alla propagazione di onde sismiche che vengono generate dall’improvvisa liberazione dell’energia meccanica accumulata nelle rocce.
Lo studio dei terremoti ha portato alla loro classificazione in base all’intensità del fenomeno registrato e alla quantità di energia liberata; si sono così definite delle scale di misurazione di cui le più famose sono quella Mercalli, che esprime la violenza apparente del terremoto e quella Richter, che esprime la quantità di energia prodotta nel suo epicentro.
L’attività sismica è più frequente in zone classiche del pianeta, tra cui la “Cintura di fuoco” del Pacifico e tutti i terremoti avvengono in prossimità delle zone di scorrimento delle zolle e dove sono attive delle faglie.
Da alcuni anni sembra che l’attività sismica sia in aumento, sia in termini di frequenza degli eventi sismici, sia in termini di energia prodotta, sia in termini di localizzazione in luoghi non classicamente colpiti da questa calamità.
L’origine umana di questa intensificazione di terremoti e tsunami di vaste proporzioni: che sia l’uomo attraverso i test nucleari nel pacifico ad aggravare i sismi? Non sappiamo, ma alcuni dati pubblicati sconcertano.
Nel 1974 uno scienziato del National Center of Atmosferic Research, il Dottor Matsushita, scoprì che questi test nucleari disturbavano la ionosfera e il campo magnetico terrestre per un periodo che va dai dieci ai quindici giorni successivi, portando addirittura all’oscillazione dei poli terrestri. Di seguito una tabella con le varie date dei test e i relativi terremoti:
n° Test | data del test | data terremoto | Località | Magnitudine | Vittime |
17 | 1953 17 Marzo | 18 Marzo | Anatolia | 7.2 | 1.200 |
33 | 1956 6-16 Giugno | 10-17 Giugno | Afghanistan | 7.7 | 2.000 |
54 | 1957 9 Dicembre | 13 Dicembre | Iran | 7.2 | 2.000 |
145 | 1962 1 Settembre | 1 Settembre | Iran | 7.1 | 13.000 |
67 | 1966 19 Agosto | 19 Agosto | Turchia | 6.9 | 2.600 |
64 | 1968 27/29 Agosto | 31 Agosto | Iran | 7.4 | 12.000 |
61 | 1970 26/27 Marzo | 28 Marzo | Turchia | 7.4 | 1.100 |
61 | 1970 28/30 Maggio | 31 Maggio | Perù | 7.7 | 68.000 |
46 | 1972 21 Dicembre | 23 Dicembre | Nicaragua | 6.2 | 5.000 |
46 | 1974 27 Dicembre | 28 Dicembre | Pakistan | 6.3 | 5.200 |
38 | 1975 6 Settembre | 6 Settembre | Turchia | 6.8 | 2.300 |
45 | 1976 4 Febbraio | 4 Febbraio | Guatemala | 7.5 | 23.000 |
45 | 1976 27 Luglio | 28 Luglio | Cina | 8.2 | 800.000 |
45 | 1976 23 Novembre | 24 Novembre | Turchia | 7.9 | 5.000 |
59 | 1978 13 Settembre | 16 Settembre | Iran | 7.7 | 25.000 |
55 | 1980 8 Ottobre | 10 Ottobre | Algeria | 7.3 | 4.500 |
57 | 1982 10 Dicembre | 13 Dicembre | Yemen | 6.0 | 2.800 |
57 | 1987 26 Ottobre | 30 Ottobre | Turchia | 7.1 | 1.300 |
40 | 1988 5 Novembre | 6 Novembre | Cina | 7.3 | 1.000 |
40 | 1988 4 Dicembre | 7 Dicembre | Urss | 6.8 | 60.000 |
Il 5 aprile 2009 la Corea del nord ha lanciato il suo primo missile atomico di media gettata .Il giorno successivo, il 6 aprile il terremoto di magnitudo pari a 5,9 della scala Richter colpì l’Aquila.
E cosa è successo venerdì 11 Marzo 2011? Il Pakistan ha lanciato un missile nucleare a corto raggio chiamato Hataf-2. Poche ore dopo il Giappone ha iniziato a tremare. Queste coincidenze temporali devono far riflettere.
Si può citare il fatto che nel 2002 e nel 2003 si sono verificati forti terremoti in paesi come la Gran Bretagna, che generalmente non sono colpiti da sismi o che comunque non sono ricordati per una forte attività sismica.
Gli studiosi non sono in grado di spiegare l’incremento della frequenza degli eventi sismici e l’incremento di quelli di magnitudo elevata. Se andiamo a guardare i dati storici in possesso degli archivi degli istituti di geofisica come quello degli USA e registrati nei bollettini sismici, è possibile notare un incremento sicuro dell’attività sismica almeno dal 1994.
Attualmente lo studio di previsione si fonda sull’analisi storica dei dati disponibili e sulle previsioni relative all’accumulo medio di energia che possa scatenare l’attività sismica.
Questo è esattamente ciò che hanno fatto gli scienziati per il famoso Big One che dovrebbe radere al suolo diverse zone della California nei prossimi 20 anni.
Nell’ottobre del 2001 la Commissione Grandi Rischi del governo giapponese si è riunita per stabilire il piano di emergenza per i terremoti dei prossimi 30 anni. Da questo rapporto si deduceva che nei prossimi 20-30 anni i sismologi giapponesi si aspettano di vedere un incremento dell’attività sismica nelle zone costiere sia occidentali che orientali con eventi di magnitudo superiore a 8° Richter con effetti devastanti per eventi sismici con epicentro nell’oceano pacifico. Il maremoto o tsunami sono naturali conseguenze di terremoti avvenuti in mare che coinvolgono le zone costiere.
Il nostro pianeta, in un futuro prossimo, può andare incontro a cambiamenti che riguardano non solo il clima e gli oceani ma anche la struttura del suo campo magnetico, con effetti che non sono noti e facilmente prevedibili.
Per avere un’idea in vulcanologia basta pensare che l’analisi chimica dei campioni di magma emessi dall’ultima eruzione dell’Etna del 2001 ha dimostrato la presenza di un minerale che non era presente sulla superficie terrestre da oltre 15.000 anni.
Fukushima, corrente, reattore e i fatti di questi giorni
la morte di migliaia di persone colpite dal terremoto e dallo Tsunami, l’interruzione di corrente con la fusione del nocciolo del reattore nucleare n.1 di Fukushima,lo spostamento dell’asse terrestre pari a 10 cm, la fuga di 4 milioni di cittadini di Tokyo verso sud, la registrazione di radioattività in California e in altri paesi distanti pongono due valutazioni urgenti.
L’opportunità di proseguire con l’utilizzo del nucleare nel rapporto costi-benefici come fonte energetica sicura e innocua e come fonte di difesa bellica in tutto il mondo, in ogni paese civile.
E’ noto che i costi di Chernobyl (di realizzazione della centrale, manutenzione, gestione del’emergenza con i kamikaze del soccorso più i vari indennizzi e cure sanitarie per i soggetti inquinati) sono in grave perdita, oltre a quella di vite umane e il rischio aumentato di cancri e leucemie non solo in Russia. Il Cesio 133 e altri isotopi stabili rimarranno in circolazione per i prossimi decenni e le future generazioni a cui lasciamo il mondo dovranno farne conto!
Crediamo sia utile pensare ai figli, nipoti e pronipoti come facevano gli indiani pellerossa ancora 200 anni fa: ogni decisione presa nel consiglio di ogni tribù valutava anche l’impatto sulle 5 generazioni successive…
Il nucleare va valutato sotto tre punti di vista: vantaggio economico-energetico, sicurezza sulla salute, accentramento energetico e politica. Succintiamoli all’osso.
1 Economia e tempistica: ci vogliono 15 anni per costruire una centrale nucleare, la durata del funzionamento è di circa 20-40 anni , poi bisogna occuparsi delle scorie accumulate che vanno adeguatamente smaltite. Lega Ambiente dichiara che Il fotovoltaico e l’eolico con i risparmi sulle detrazioni fiscali sono stimati pari alla produzione di 3 centrali nucleari. Nessun privato sarebbe disposto ad investire così a lungo termine, di fronte anche ai rischi di indennizzo alle persone colpite da radiazioni in caso di fuga.
2 Salute: nel nucleare non esiste livello no effect di esposizione anche a basse dosi, cioè non esiste un dosaggio sotto il quale ci sia la garanzia di assenza di danni per le cellule e i tessuti colpiti da radiazioni ionizzanti. Infatti anche minime dosi producono alterazioni molecolari con radicali liberi, danni al cromosomi, aumentato rischio di leucemie, linfomi, ecc. Sono noti anche i danni teratogenici (all’embrione, al feto) e su ogni tessuto a rapida replicazione come quelli dell’apparato digerente immunitario e riproduttivo. E’ quindi difficile stimare con precisione i danni biologici, anche perchè alcuni si manifestano dopo decenni dall’esposizione come dimostrato a Hiroshima e Nagasaki. Lo iodio 131 ha emivita molto breve (8 giorni), il cesio 133 di 30 anni. Inoltre la tossicità dei radionuclidi come il plutonio, è elevatissima.
3 Accentramento, Politica e Poteri Militari: Le centrali sono imponenti strutture che danno energia a vaste aree di territorio. Abbisognano dei consensi di Regioni e Comuni con importanti incentivi locali; necessitano di tecnologie sofisticate e investimenti immensi statali, assunzione di personale, progettazione di aree di rispetto per vicinanza a paesi e città, consensi e sostegni politici anche sovranazionali, richieste di materiale dall’estero, poichè comunque sono aree accentrate di potere energetico e potenziali obiettivi sensibili del terrorismo internazionale e abbisognano di difesa militare. Interessi nucleari e militari sono spesso confluenti: le scorie delle centrali sono usate per fabbricare armi nucleari. Si differenziano quindi profondamente dalle energie diffuse come il solare, il fotovoltaico e il geotermico, delegate ai cittadini.
NECESSITA’ ED ALTERNATIVE Vada precisato che usiamo molta energia (60%) dall’estero, in particolare dalle centrali nucleari francesi e che noi italiani abbisogniamo di provvedere energeticamente a noi stessi. Il nostro territorio è povero di petrolio e metalli preziosi. ricchissimo invece di ingredienti base delle energie rinnovabili (aria e vento per l’eolico, sole per solare e fotovoltaico, montagne e acqua per le centrali idroelettriche).
Il nostro recente sisma in Abruzzo, con una scossa mille volte inferiore al giappone, ove l’intensità 7 (l’aquila) difficilmente fa vittime conferma che non esiste regione italiana, fatta eccezione forse per la Sardegna esente da alti livelli di rischio sismico. Per fortuna In Italia siamo ancora in tempo a cercare altre fonti energetiche più sicure.
Nell’ordinatissimo e supertecnologico Giappone, forse il paese con più alto livello mondiale di strutture antisismiche è avvenuto un evento grave, un’ecatombe per l’economia e la sicurezza dei cittadini. Sono occasioni drammatiche che ci devono far lucidamente riflettere sui rischi e benefici di ogni scelta in questo mondo sempre più veloce e ristretto.
IL PUNTO DI VISTA DELLA NATUROPATIA
Il terremoto e il maremoto sono eventi tremendi acuti, ma a cui l’umanità può sopravvivere. Il sistema attuale di vita delle città basato sulla cementificazione rende più grave il danno e faticoso il recupero. Lo scorso Tsunami del 26.12.2004 ha ucciso oltre 20.000 persone a Puket, mentre in alcune isole Andamane ancora selvagge ove non ha lasciato morti, poiché, pur davanti all’epicentro, la fitta vegetazione costiera del sottobosco, l’allarme degli animali le conoscenze tramandate su come prevenire il rischio maremoti e lo stile di vita atletico e salutista dei Moken (detti Zingari del Mare) hanno permesso di percepire cogliendo in breve anticipo da segni ambientali la pericolosità dello tsunami e riparare la popolazione, compresi vecchi e bambini sui boschi e sui colli. Superata l’emergenza l’uomo può ripartire ex novo.
Il nucleare invece indice un danno a breve e lungo termine di differente entità, è inavvertibile in natura e con i nostri sensi, non ha traccia storica antica, lascia danni irreparabili per migliaia di anni, come un veleno cronico silenzioso e sottile.
10 semplici suggerimenti concreti di Casasalute:
AI TECNICI
1 Per il bene comune dell’umanità sarebbe bello che tutte le intelligenze si unissero per risolvere i problemi di diversa natura che attanagliano l’uomo nella programmazione del futuro nella tutela della sicurezza
2 Pianificare le città in modo più distribuito e con edilizia decentrata e con più verde. Rispettare e far rispettare la normativa antisismica (D.M. 14 gennaio 2008) e l’ euro codice 8 per la resistenza e l’isolamento sismico.
3 Da parte di formatori, insegnanti e genitori insegnare a giovani e bambini una cultura di autosufficienza, sobrietà, tecniche di auto sussistenza, un’educazione ambientale e di rispetto ecologico del pianeta
AI GOVERNANTI
4 Potenziare gli organismi sovranazionali che si occupano del coordinamento delle scelte strategiche di tutela del pianeta
5 chiedere ai governi una moratoria nucleare e potenziare la ricerca di altre fonti energetiche meno rischiose e rinnovabili (eolico, solare, fotovoltaico, geotermico, biogas, micro cogenerazione,..)
PER NOI
6 parlarne e confrontarsi con politici ed intellettuali, su giornali e riviste, sul web (anche sul nostro blog come stiamo facendo)
7 Cercare di utilizzare meno energia evitando sprechi, utilizzare un sistema di vita più semplice ed autonomo da fonti e poteri accentrati, ad es. , impiantare pannelli fotovoltaici in casa. Pratica ove possibile la decrescita felice.
8 Proteggersi dal carico radioattivo di questi giorni mangiando cibo protettivo (cereali integrali biologici, alghe, fibre alimentari, antiossidanti come le vitamine A, E, C, fitati, magnesio e clorofilla), effettuando frequenti bagni di vapore Lezaeta, assumendo Radium bromatum 5 ch 3 granuli al dì
9 Ritornare sempre nei casi drammatici e nei passaggi importanti della nostra vita a principi universali di amore, verità, pace, rispetto, spiritualità. Mantenerci in equilibrio e centrati.
10 Sviluppare una cultura e pratica di auto sussistenza e salutista (di cui parleremo nei prossimi articoli)
A cura del gruppo Casasalute dopo consultazioni tecniche e seguenti Fonti citate: www.wipkipedia.it . http://www.disinformazione.it/test_sulla_popolazione.htm , www.edicolaweb.net/atlan07a.htm, Intervista con i Moken delle Andamane
Dott. Bianchi, oltre a farle i complimenti per questo esauriente e sentito post, volevo anche dirle che la nuova veste del sito è molto gradevole.
La seguo da alcuni mesi e trovo le sue argomentazioni sempre di interesse. La chiamerò nei prossimi giorni per una visita, dato che da qualche tempo soffro di una leggera gotta. Nel frattempo ha qualche consigli da darmi?
Cordiali saluti
Marco Botti
Magari cominciare con un’alimentazione crudista e bere anche 2 litri al giorno di acqua e spremute di frutta..
la ringrazio per il suo contributo e l’aspetto, poichè la gotta si cura bene.
Cordialità
Dr. Roberto Bianchi
Complimenti! Il sito è davvero ben impostato,con un aspetto gradevole e armonioso; il contenuto degli articoli è interessante e offre motivi di seria riflessione non solo personale, ma anche per i nostri politici!!!
Cordialmente
Franca
Ho letto il suo interessante articolo sul terremoto in Giappone. Grazie mille. Alla prossima.