Diossine: frequenti gli episodi di mangimi contaminati. Cosa fare?

Diossina: Cosa è successo in questi giorni (gennaio 2011)?

L’allarme diossina parte dalle uova tedesche, ma poiché la sostanza nociva è nei mangimi, si è esteso anche al latte e alle carni di pollo, suine e bovine. Sinora Berlino ha chiuso temporaneamente 4.700 allevamenti di polli e suini, certificando 527 tonnellate di mangime inquinato. Secondo le indagini degli esperti della Federazione degli Agricoltori tedeschi (Dbv), sembra che le tremila tonnellate di acidi grassi destinati ad uso industriale siano stati prodotti dalla società Petrotec, produttrice di biodiesel, e rivenduti tramite l’azienda olandese Olivet al produttore di mangimi tedesco “Harles & Jentzsch”, che produce tra l’altro anche i grassi destinati all’industria della carta. Un portavoce del ministero dell’Agricoltura della Bassa Sassonia pare abbia confermato la notizia, riportata dal quotidiano Hannoversche Allgemeine Zeitung, secondo cui la presenza di diossina nei mangimi era cosa nota alla società “Harles & Jentzsch” sin dal 19 marzo 2010, ben nove mesi prima che l’allarme venisse alla luce.

L’Unione europea chiede di sapere se carni o uova siano state esportate in altri stati dell’Unione ma, un rapporto del ministero federale dell’Agricoltura ha escluso che i mangimi alla diossina siano stati venduti all’estero.

41 milioni di quintali di  latte tedesco entra in Italia nelle sue varie forme: in polvere, come formaggio lavorato o da lavorare, come caseina, a bordo di tir che concludono i loro viaggi in tutte le regioni. Importiamo ogni anno dalla Germania meno uova (27mila quintali), commercializzate con un sistema di tracciabilità molto stringente, con tutti i dati scritti sopra il guscio. Per il pollo e il manzo basta guardare la confezione in cui vengono venduti per ricostruire dove ogni animale è stato allevato e macellato. Non ci sono informazioni, invece, per quanto riguarda i suini, e nel nostro paese di quelli tedeschi ne entrano tantissimi.

Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, spiega che oltre alle uova anche latticini e carni possono essere contaminati dalla diossina tedesca ma per ora non risultano essere arrivate in Italia partite sospette. In questi giorni sono potenziati controlli a tappeto da parte di NAS e ASL.

I precedenti episodi

Vari recenti episodi di contaminazione di diossina sono stati significativi, in vari paesi.

Alla fine del 2008, l’Irlanda ha richiamato molte tonnellate di carne di maiale e salumi con tassi di diossine fino a 200 volte oltre il limite di sicurezza. La contaminazione è stata individuata in mangimi contaminati.

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