2011-2012: E’ ora che ci liberiamo del petrolio!
ll petrolio è una delle materie prime più importanti del mondo. E’ una fonte di energia comoda e trasportabile. Usato dalla maggioranza dei veicoli (automobili, camion, treni, navi, aeroplani) e come base di molti prodotti chimici industriali è anche chiamato oro nero.
I combustibili disponibili per muoversi e riscaldarsi in realtà sono parecchi, poiché usando Carbonio, Idrogeno e Ossigeno si produce calore ed energia . Il petrolio è noto dai tempi di Omero, ma siamo sicuri che è ancora ORO? Abbiamo valutato gli impatti ambientali e sociali del petrolio? E i vantaggi economici durante la crisi attuale? Possiamo risparmiare almeno sulla benzina e sul diesel con i prezzi alle stelle? Ci sono altre fonti vantaggiose? Vi presentiamo una valutazione a tutto campo, insieme ad alcuni brevi filmati incredibili.. Godeteveli!
Cos’è il petrolio e come si produce
Il petrolio (dal latino petroleum, olio di pietra, “olio di sasso”) è un liquido denso di colore nero -marrone scuro, o dal verde scuro fino all’arancione, composto da una miscela di vari idrocarburi.
Deriva dalla maturazione termica di materia organica rimasta sepolta in assenza di ossigeno, in alcuni giacimenti entro gli strati superiori della crosta terrestre. Si decompone in un materiale ceroso, noto come pirobitume o cherogene.
In condizioni di elevata temperatura e pressione, libera idrocarburi che risalgono verso l’alto e si accumulano in rocce porose (rocce madri), che costituiscono le “trappole petrolifere” contenenti una miscela di idrocarburi liquidi e gassosi in proporzioni variabili (giacimento di petrolio o di gas e condensato).
Composizione chimica
La composizione elementare rimane pressoché costante con il 95% almeno di idrocarburi (carbonio + idrogeno):
Atomo min (%) max (%)
C 83 87
H 11,4 11,8
S 0,05 8
N 0,02 1,3
O 0,05 3
Sono inoltre presenti atomi metallici, in quantità modeste, tuttavia per la lavorazione in raffineria non sono trascurabili, in quanto molti processi usano catalizzatori che vengono inibiti da tali metalli. Inoltre i prodotti finali, generalmente i tagli più pesanti come gasolio, risultandone più “ricchi” producono maggiori ceneri e particolato.
Il petrolio deriva quindi da depositi naturali sotterranei di carbonio e idrogeno, sottoposti ad elevate pressioni e ad elevata temperatura. Sia la fase liquida oleosa (petrolio) che la fase gassosa (gas naturale) tendono a spostarsi verso l’alto, essendo spinti dalla forza di Archimede , attraverso le rocce porose finché incontrano strati impermeabili del sottosuolo, dove si raccolgono (rocce serbatoio).
Varietà e processo produttivo
Esistono centinaia di petroli. E talvolta all’interno dello stesso giacimento la composizione tende a variare nel tempo o in funzione della localizzazione del punto di estrazione. Quindi per caratterizzare ogni tipo di petrolio si ricorre alla cosiddetta distillazione frazionata.
Dopo il processo di estrazione, eseguito mediante trivellazione, il petrolio greggio viene trasportato verso stabilimenti (raffinerie di petrolio), dove avvengono le operazioni di trasformazione (decantazione e separazione dell’acqua, dissalazione, desolforazione, deazotizzazione, topping) che dal grezzo producono una serie di prodotti di uso comune, quali: GPL, benzina, cherosene, gasolio, oli lubrificanti, bitumi, cere e paraffine.
Petrolio e conflitti internazionali
Di fatto l’accesso al petrolio è stato ed è uno dei principali fattori scatenanti di molti conflitti come la Seconda guerra mondiale, la guerra del Golfo fino ai più recenti in Afganistan, Iraq nonché l’attacco alle Torri gemelle, la guerriglia interna in Libia e in Medio Oriente ecc. . . Infatti la maggior parte delle riserve facilmente accessibili è collocata nel Medio Oriente Arabo, una regione politicamente instabile, oggi ricchissima e ovviamente ambita sul piano del predominio politico e militare, nonché soggetto e oggetto dell’attuale drammatico terrorismo internazionale.
Costi e riserve
Il prezzo di un barile di petrolio era 11 dollari del 1998; oggi è al di sopra dei 100 dollari nel marzo 2011. Se un barile aumenta di un dollaro, negli Emirati Arabi Uniti arrivano oltre 100 milioni di dollari di guadagno. Gli otto paesi con le massime riserve di petrolio (un milione di milioni di barili, 80% del totale mondiale) sono Arabia saudita (20%), Venezuela (15%), Iran (10%), Iraq, Kuwait, Emirati Arabi, Russia, Libia (guarda caso quelli più soggetti ad azioni di guerre e guerriglie per la presa del potere negli ultimi mesi e anni). Gli USA sono i massimi consumatori di petrolio (21% del totale mondiale) detentori anche dei due principali mercati di scambio.
Purtroppo anche le recenti guerre e conflitti hanno prodotto un grave paradosso: vengono di fatto pagate da noi consumatori, per il repentino ingiustificato aumento del prezzo al dettaglio delle benzine e del gasolio a costi insostenibili per i cittadini, ancor più nei paesi in via di sviluppo.
Effetti ambientali sull’acqua, l’aria e la crosta terrestre
L’estrazione del petrolio è molto costosa e dannosa per l’ambiente. L’estrazione preceduta dal dragaggio danneggia il fondo marino e le alghe, fondamentali nella catena alimentare marina. Il greggio e il petrolio raffinato che fuoriescono da navi petroliere incidentate hanno danneggiato fragili ecosistemi in Alaska, nelle Isole Galapagos, in Spagna, nel golfo del Messico, in Francia, nel Mediterraneo e in molti altri posti.
L’esplorazione sismica, le perforazioni e scarti inquinanti hanno effetti devastanti, pericolosi su flora e fauna, nonché sull’aumento di rischi sismici (v. terremoto Giappone articolo più sotto).
I derivati del petrolio sono tossici e difficilmente smaltibili, come le plastiche ritrovate al polo nord che si smaltiranno in migliaia di anni!
Il mare oggi è ormai ovunque rivestito di un velo di liquido oleoso che blocca l’ossigenazione dei fondali e riduce la quantità e la sopravvivenza dei pesci. Potete valutarlo di persona, osservando il velo d’acqua in controluce a mare calmo con goccioline diffuse d’olio, fenomeno peggiorato proprio negli ultimi due anni. L’abbiamo verificato anche al largo con una canoa o pedalò da fermi.
Infine, la combustione, su tutto il pianeta, di enormi quantità di petrolio (centrali elettriche, mezzi di trasporto) risulta essere tra i maggiori responsabili dell’incremento delle percentuali di anidride carbonica e di altri gas nell’atmosfera, incidendo sull’aumento dell’effetto serra.
Effetto sulla salute umana
L’effetto sulla vita di tutti i giorni, in termini d’inquinamento delle città, rumore, odore, è sotto gli occhi di tutti.
L’azione tossica dei suoi prodotti di combustione è più che documentata sull’apparato respiratorio (azione irritante degli ossidi di azoto, dell’anidride solforosa, dell’ozono e polveri) e circolatorio (Piombo, metalli pesanti e idrocarburi), con un grave incremento di bronchiti croniche, asma, allergie, infarti, ictus cerebrale, evidente nelle metropoli.
Inoltre è noto l’effetto carcinogeno diretto di vari Idrocarburi Policiclici Aromatici (PAH) come l’antracene e il benzopirene (cancro polmonare, renale, intestinale, alla pleura ed altri organi).
Meno noto, ma sempre più evidente sulla popolazione moderna l’effetto tossico, depressivo e stressante dell’aumento dell’ossido di carbonio, metalli pesanti e radicali liberi e della riduzione di ossigeno cerebrale e nel sangue. Noi l’abbiamo documentato attraverso l’Hemoli test che ne studia il grado di intossicazione sia come tasso di radicali liberi che di metalli pesanti.
L’Hemoli Test ha documentato che su 100 cittadini milanesi l’80% presenta macroprecipitati tossici nel sangue, a fronte del 10% dei cittadini di Lugano in Svizzera.
Che fare? I consigli di Casasalute
I polmoni di un ragazzo di città diventano velocemente grigi, poiché nei macrofagi alveolari si accumulano particelle di catrame, polveri, metalli pesanti e idrocarburi che i meccanismi depurativi (lift tracheo-bronchiale: film di muco che viene deglutito ed espulso quotidianamente) non riescono a smaltire.
1 Consigliamo sempre il bagno di vapore Lezaeta come principale mucolitico, espulsivo e drenante polmonare per espellere il massimo possibile queste sostanze tossiche ed irritanti.
2 Trascorrere ore o periodi più lunghi in montagna, frequentare parchi (le foglie assorbono parte degli inquinanti), piste ciclabili, boschi, ambienti selvaggi e incontaminati, con vari tipi di sport
3 Sollecitare governi e amministrazioni locali (comuni, province, comitati di quartiere) a potenziare il verde e le reti ciclo-pedonali (R.I.C. rete integrata ciclopedonale, come in varie città d’Europa e ultimamente d’Italia)
4 E’ ora di ALTERNATIVE!!! Il petrolio ha fatto troppe vittime civili, militari e crea contenziosi mondiali con continue guerre, inquinamenti degli oceani, effetto serra con alterazioni dei ritmi stagionali, rischi sismici. Chiediamo automobili e mezzi di trasporto alternativi !
Crisi economica, Risparmi e fonti alternative di energia
PETROLIO? NE VALE ANCORA LA PENA? E’ PROPRIO COSI’ INDISPENSABILE?
La risposta è No!
Ammettiamo pure che l’oro nero abbia aiutato negli ultimi 200 anni l’umanità a rimpiazzare il carbone ed evoluzionare il pianeta e la sua ricchezza. Ora però, caro petrolio, è ora che tu entri nei libri di storia e sugli scaffali delle anticaglie, come già tanti dei tuoi compagni di storia (carbone, telegrafo, lampade a olio, stufe a kerosene e tanti altri ritrovati)!
Con la moderna tecnologia possiamo produrre energia pulita con svariati mezzi, del tutto ecologici, innocui, silenziosi e tra l’altro, in tempi di crisi economica, molto più a buon mercato!!!
Sostenendo le auto elettriche, anche Obama l’ha ammesso e lanciato nel suo programma di governo. In Regione Lombardia il Presidente Formigoni è assolutamente favorevole e ha devoluto incentivi alla loro diffusione.
Italia, leader o fanalino di coda? Un consiglio per politici, imprenditori, amministratori
1 L’economia italiana è una delle maggiori al mondo per volume, settima per prodotto interno lordo. Prevalgono il settore motoristico (auto, moto, ricambi e accessori), cantieristico navale (con imprese come Fincantieri (uno dei leader mondiali nella sua categoria), Isotta Fraschini Motori, C.R.D.A.), chimico, della gomma (Pirelli), metallurgico (Riva, TenarisDalmine, Acciaierie di Terni), energetico (Enel, Terna, Sorgenia) petrolchimico (ENI) e agroalimentare.
2 L’Italia è uno dei paesi leader nella produzione e nel design di automobili e ciclomotori con imprese automobilistiche come il Gruppo Fiat, che include Alfa Romeo, Lancia, Fiat, Ferrari, Maserati ed Iveco, quest’ultimo uno dei leader mondiali nella produzione di camion e tir. Da non dimenticare gruppi come Lamborghini e Pagani. L’industria italiana produce anche motociclette e scooter grazie ad aziende come Piaggio, Aprilia, Ducati, Italjet, Cagiva, Garelli.
3 In Italia i servizi rappresentano il settore più importante dell’economia, sia per numero di occupati (il 67% del totale) che per valore aggiunto (il 71%). Oltre il 51% degli oltre 5.000.000 di imprese operanti oggi in Italia appartiene al settore dei servizi, In questo settore nascono oltre il 67% delle nuove imprese. Importantissimo il turismo, il commercio, i servizi alle persone e alle imprese.
4 L’Italia ha un’economia fortemente orientata al commercio estero. Nel 2008, infatti, risulta il sesto Paese esportatore ed il settimo importatore nel mondo; detiene il 7,9% dei flussi di esportazioni intra-Ue e l’11,6% delle esportazioni di paesi Ue verso il resto del mondo.
5 L’Italia ha scarse risorse minerarie, ed è anche un forte importatore di energia. Non ci sono importanti giacimenti di ferro, carbone e petrolio. Solo L’estrazione di gas naturale (metano, ecc.), soprattutto nella valle del Po e al largo del mar Adriatico, è recentemente aumentata e costituisce la principale risorsa estrattiva del Paese.
6 Per questi motivi consigliamo di potenziare la produzione di moto, macchine, pedalò, navi, aerei, elicotteri,autobus, riscio’, city car e mezzi da città ecologici, che utilizzino le nostre materie prime, per lanciare idee innovative dal Made in Italy. Che il nostro genio colga in anticipo il bisogno di qualità produttiva e salutistica che cresce nel mondo.
Siamo anche il 2° paese al mondo per accessi del turismo mondiale, secondi solo dopo gli USA!
UN SOGNO, UNA REALTA’ ! Immaginatevi: Circolare per Roma, Firenze, Madonna di Campiglio, Lerici, Gallipoli, Cortina d’Ampezzo, Genova, Milano, Assisi e Palermo e contemplare i nostri monumenti e bellezze naturali in mezzo al silenzio e al profumo delle nostre essenze e fiori mediterranei!
Un consiglio per tutti: Un ‘Auto amica dell’uomo e delle nostre belle città
Oltre ai già noti metano per auto, g.p.l., alcool etilico (usatissimo in tutto il Brasile come carburante), esistono ormai da decenni mezzi supereconomici che vanno ad idrogeno, elettricità e persino acqua ed aria compressa.
Pensateci: Per chi percorre molti chilometri, i consumi di benzina ammontano in dieci anni a quelli del costo dell’acquisto di un automobile!
Ora vi mostriamo possibilità di combustibili che risparmiano fino al 99% i COSTI per fare il PIENO.
Vi lasciamo con qualche breve filmato che vi consigliamo di vedere e diffondere ad amici e conoscenti. Clicca i siti sottostanti fra i possibili esempi.
E ricordati al prossimo acquisto di Auto: pensaci bene: i CONSUMATORI siamo NOI!
Macchine Elettriche Distrutte dal Potere:
Auto elettriche più veloci di Porsche e Ferrari:
Auto ad acqua!:
Auto ad aria compressa!:
Le Università inventano miniauto solari:
Pedalo’ solari in USA (Brent Hatch, 7 figli soluzione autogestita)
Bibliografia
Petrolio. Treccani.it
Wikipedia: Petrolio ed economia italiana 2011
McGraw-Hill Concise Encyclopedia of Science and Technology – “Petroleum processing and refining” New York, McGraw-Hill, 2006
Bianchi R. “Potenzialità dell’Autoemoterapia nelle Malattie Croniche” La Med Bio 2 37-47. 2009
Paul Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra ad oggi, Einaudi, 1989
IMF World Economic Outlook – April 2009
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