Primula: la pianta del cuore

La forma non mente: non è un caso che la primula abbia una gialla corolla che ricorda un cuore… Il suo macerato glicerico è infatti molto efficace in campo vascolare e cardiaco. Mentre infusi e decotti ci proteggono da raffreddori primaverili.

“Pallide primule che muoiono nubili”: così Shakespeare immortalava in un suo verso le graziose pianticelle dai fiori giallo tenue che per prime fioriscono in primavera. Ma perché le primule sarebbero nubili? Tutta colpa della loro precoce fioritura che non collima col periodo d’attività degli insetti addetti all’impollinazione. I fiori della primula, non potendo quindi effondere il loro amore, lo conservano, donandolo a chi, sofferente di cuore, si affida a loro. Per saperne di più sulle proprietà benefiche della primula in campo vascolare e cardiaco abbiamo interpellato il dottor Roberto Bianchi.

Li riconoscerete facilmente: sono a calice su un lungo peduncolo con corolla giallo-pulcino che si allarga in cinque lobi a forma di cuore. La primula, che cresce spontanea anche nei campi, sui cigli del fossati, nei viottoli di campagna o nei boschi, è una pianta erbacea perenne alta fino a 30cm con foglie riunite a rosetta che si presentano ovoidali col margine dentellato o ondulato e punta arrotondata che si restringe in un corto gambo inserito nella radice. Interroghiamoci ora, dopo questo excursus botanico, sulle proprietà medicinali della primula dovute alla presenza, come principi attivi, di oli essenziali e saponine. Se in questa stagione vi concedete una giornata di relax sui prati pedemontani alpini o appenninici vedrete senz’altro occhieggiare i gialli fiorellini della primula, i primi a spuntare dopo il freddo invernale Questa pianta ha innanzitutto un’ottima azione espettorante: in caso di bronchiti, tracheiti o anche semplici mal di gola, risciacqui con decotto di primula aiutano a liberare le vie respiratorie e a calmare la tosse. Oppure potete sorseggiare 2 o 3 tazze di tisana preparata con due manciate per litro di fiori freschi o secchi di primula e viola. Bevendola gusterete un piacevole sapore primaverile e, assumendola con continuità per 15-20 giorni, combatterete nel contempo le fastidiose infezioni delle vie respiratorie. Vi sentirete inoltre più rilassati perché la primula ha un’azione antistress.

Ma la primula non fa bene solo ai bronchi: è molto efficace anche in campo vascolare e cardiaco. Il suo macerato glicerico, da utilizzare solo sotto controllo medico, funziona come cardiotonico e regolatore del ritmo cardiaco. Svolge inoltre un’importante funzione sul circolo e sul tropismo del cuore. Unito al biancospino è consigliato anche in soggetti anziani per combattere varie patologie cardiocircolatorie. Abbiamo in particolare notato la sua efficacia per nevrosi cardiache, quadri di cuore senile, affaticamento cardiaco e alterazioni del ritmo.

Un ultimo prezioso consiglio: in questa stagione fate una cura depurativa a base di primule. In insalate sono ottimi sia i fiori appena colti che le foglie da tagliare fini fini. Potete anche aggiungerle ad altri ortaggi per preparare minestre e minestroni.