Ecco spiegato come e dove sfruttare tutte le sue qualità
Immaginatevi distesi su un prato di alta montagna. Occhi al cielo e un piacevole aroma di fieno che culla i vostri sensi fino a indurvi una leggera sonnolenza. Ma guai a toccare l´erba lasciata dai contadini ad asciugare al sole! Vi è solo concesso di respirarne profondamente il gradevole profumo. Trovate il divieto un po´ eccessivo? Ebbene dovete sapere che il fieno, una volta lasciato al sole e prima di essere rivoltato, ha la capacità di sviluppare un calore eccezionale, tanto da dover essere maneggiato coi guanti per evitare di scottarsi. Nessun pericolo di scottature invece se vi date ai da bagni di fieno o agli impacchi caldi coi fiori di fieno, a patto che vi rivolgiate a centri di cura specializzati. Più rischioso il fai da te. Ma perchè utile darsi al fieno?
Il fieno ha varie proprietà terapeutiche. Le più importanti sono senza dubbio l´azione antidolorifica e antispastica. Il fieno riscaldato viene usato in caso di reumatismi cronici: artrosi, lombalgie, lombosciatalgie, rigidità muscolari. Anche in caso di cervicalgie si ottengono buoni risultati. Gli impacchi di fieno a livello cervicale hanno infatti un´azione miorilassante, decontratturante e vasodilatatrice. Favorendo la vasodilatazione periferica, evitano che si crei il solito circolo vizioso tra contratture e acidosi lattica (formazione di acido lattico per mancanza di ossigeno). L´azione del caldo umido infatti, unita alla liberazione sotto vapore degli oli essenziali assorbiti a livello cutaneo, spiega l´effetto antispastico e decontratturante nei casi di lombalgia, nevralgia sciatica, torcicollo, spasmi muscolari.
L´impacco di fiori di fieno è anche un´ottima terapia antispastica in caso di coliche epatiche e renali. Utile per crampi allo stomaco, dolori mestruali e dolenze in genere. Da non dimenticare inoltre la straordinaria azione rivitalizzante del fieno:
- rinforza i reni
- stimola la diuresi
- stimola le difese immunitarie
- favorisce la secrezione delle strutture ghiandolari
- favorisce la sudorazione.
Il fieno riequilibra anche il sistema nervoso, favorendo il sonno e il rilassamento. I fieni maggiormente curativi sono quelli provenienti da alcune zone delle Dolomiti sia per fattori climatici che per la particolarità dei terreni calcarei. Non è dunque un caso che proprio in queste zone sopravviva l´antica terapia dei “bagni di fieno”, che consiste nell´immersione di tutto il corpo nel fieno riscaldato.
Oltre ai bagni di fieno, sono utili anche gli impacchi caldi di fiori di fieno. Con i fiori vengono riempiti dei sacchetti che, una volta riscaldati a vapore, vengono applicati in varie zone del corpo: dalla zona cervicale a quella renale, dalle spalle alle ginocchia, dal fegato all´addome. La tecnica non è tra le più semplici: bisogna evitare che i fiori di fieno svolgano un´azione troppo blanda perché poco riscaldati. Non devono però risultare nemmeno troppo caldi, onde evitare un´ustione. Piuttosto complicata anche la fase di applicazione del sacchetto sulla parte da trattare: il sacchetto ben caldo va avvolto in un asciugamano e pian piano appoggiato nel punto stabilito. Quando il calore diventa sopportabile l´impacco va avvolto ben stretto con un asciugamano e una coperta. Un avvolgimento non corretto potrebbe portare a un raffreddamento repentino, vanificando la terapia.
Eseguire a casa questa terapia non è consigliabile viste tutte le precauzioni da prendere nella fase di riscaldamento del sacchetto e nella sua successiva fase di applicazione. Meglio rivolgersi a centri di cura specializzati.
In casa potete però sfruttare le proprietà dei fiori di fieno in altro modo. Se soffrite di insonnia o di cefalea potete prepararvi un cuscino al fieno. Procuratevi 3 h di fieno morbido (il fieno, meglio se di montagna, non deve essere stato trattato chimicamente) e riempite con questo composto un sacchetto e infilatelo tra la federa e il cuscino. Dormendo, il calore del vostro corpo riscalderà il cuscino ripieno e voi respirerete gli effluvi che il fieno libererà.